domenica 16 febbraio 2014

Pigiamo in Piazza


Nel paese di Grantorto non abbiamo una grande tradizione per quanto riguarda la produzione del
vino ma una volta ogni famiglia, aveva un piccolo vigneto che bastava al proprio bisogno. Il vino
prodotto era tutto uguale, clinto mischiato con un po’ di frambolo (uva fragola) scuro come la
pece, e quando si sporcavano le tovaglie queste sembravano disegnate con quello che dopo molti
anni sarebbe stato brevettato come “pennarello indelebile”.
La produzione di questo vino è andata anno dopo anno scomparendo, i vigneti hanno lasciato
posto ai prati o a culture diverse. Con l’arrivo dei camion e delle automobili, nei bar e nelle case di
Grantorto si cominciava a bere vini che arrivavano dal veronese, dalla provincia di Treviso, dai Colli
Berici che avevano incontrato da subito il gusto favorevole anche dagli ultimi conservatori del bere
nostrano che dopo qualche bicchiere arrivavano in ripetute occasioni ad affermare “Noi altri a
Grantorto el vin semo pì brai a berlo che a farlo!”.
Allora perché fare una festa che ricordava la pigiatura dell’uva ? Il perché è molto semplice !
Ricordando l’antica usanza della “decima”, una questua per il sostentamento del Clero che nel
periodo della vendemmia faceva sì che donando la decima parte del raccolto. Il Parroco,
raccogliendo tre ceste di clinto, due di frambolo, una di francese, quattro di merlot produceva per
il proprio uso un vino particolare diverso dai normali canoni del bere comune, facendo affermare
“el prete si che ga on goto de vin bon” poi anche il vino da messa è stato sostituito da quello
confezionato.
Ma veniamo a noi, visto che in molte case del paese c’erano ancora due, tre, cinque viti curate più
per i merli che le andavano a depredare che per la produzione di vino, è nata l’idea di raccogliere
queste piccole quantità di diversi tipi di uva e di portarle in piazza una domenica di metà
settembree di farle pigiare con i piedi ai ragazzi.
E’ stato un successo. Addirittura con il mosto prodotto, succo di arancia ed un ingrediente segreto,
una scuola alberghiera ci ha aiutato a brevettare “l’aperitivo col mosto di Grantorto” invitiamo
tutti a settembre per venirlo ad assaggiare. Dimenticavo, la nostra Pro Loco quel giorno prepara
anche la polenta con la farina di “maraneo” e dal momento che in quella giornata proponiamo
anche la gara della soppressa più buona, qualche fettina finisce sopra la polenta calda con magari
qualche scaglia di qualche formaggio stagionato prodotto dalle nostre Aziende Locali. Venite a
trovarci “a buon intenditor poche parole”.

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