domenica 16 febbraio 2014

Il Brenta e la ferrovia locale



Il Fiume Brenta per il paese di Grantorto rappresenta tutto specialmente il tratto del fiume
posto tra il Ponte di Fontaniva e il Ponte di Carturo.
La sua pescosità ha sfamato per secoli la popolazione del paese. Nei suoi argini nascono
delle erbe che sempre sono state cibo e medicamento della gente di Grantorto.
Con la ghiaia del Fiume sono stati costruiti tutti gli edifici del paese. La ghiaia ha dato la
possibilità alla ditta Finesso di Padova di realizzare la maggior parte dei Palazzi della Città.
Inoltre la ghiaia è stata per la sua peculiarità esportata anche all’estero per costruzioni di
particolare delicatezza strutturale.
La ditta Finesso ha posto le basi per il suo grande impero. Con grandi draghe il materiale
inerte veniva raccolto dal letto del Fiume e trasportato con una rete ferroviaria di tipo
"Decauville" a scartamento ridottissimo composta da piccoli vagoncini basculanti e trainati
da una motrice, fino al grande “Vaglio” di Carturo.
Nel grande “Vaglio” di Carturo veniva suddivisa secondo le necessità edili.
Completato il processo di separazione, gli inerti venivano caricati in altri vagoni e trasportati
fino alla stazione di Presina di Piazzola sul Brenta nella ferrovia Carmignano-Padova.
Da Presina la ghiaia partiva per la Stazione di Padova chiamata “Camerini”.
La veniva raccolta in grandi depositi per essere successivamente ricaricata nei treni merci
nazionali nella Grande Stazione di Padova.
Nel greto del Fiume a Grantorto ci sono ancora le piccole rotaie del trenino.
La ditta Finesso ha dato lavoro a tanta popolazione maschile di Grantorto.
Successivamente sono nate altre due società delle famiglie Bergamin Silvio e Meneghini
Attilio tuttora operanti a Grantorto, che dopoguerra avevano la loro attività finalizzato al
trasporto della ghiaia.
Duranti gli anni “30” del periodo fascista a Grantorto, nella zona golenale del Fiume, fu
costruita la “Colonia Elioterapica Estiva”. Altre colonie elioterapiche sono state individuate a
Carmignano di Brenta e a Campo San Martino.
Il treno che emetteva, partendo dei grossi nuvoloni neri di fumo fu chiamato la "Vacca
Mora". Partiva da Carmignano di Brenta per Gantorto, Carturo, Isola di Mantegna, Presina
Piazzola sul Brenta, Tremignon, Vaccarino, Limena e finiva a Padova Stazione Camerini a
Borgo Magno.
Successivamente fu sostituito da treni e due carrozze più moderne dette "Littorine" che
andavano a gasolio e non emettevano più il fumo della "Vacca Mora".
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