sabato 22 febbraio 2014

La linea internazionale Mendrisio-Stabio (CH)-Valmorea-Castellanza (I).


Far rinascere, a scopo turistico e in poco meno di cinque mesi di lavoro svolto da volontari, una linea ferroviaria internazionale chiusa da ormai 70 anni: un chimerico intento o unidea ragionevolmente realizzabile? Il Club del San Gottardo ha accolto la sfida e, riuscendo a fugare ogni dubbio, il 27 maggio del 1995 ha tramutato il sogno in realtà.

Il Club del San Gottardo, che ha sede a Mendrisio (in Canton Ticino), è un'associazione svizzera fondata nel 1976 ( con presidente
Maurizio Rohrbasser di Salorino ) con lo scopo di acquistare, restaurare e conservare materiale ferroviario storico. L'attività del Club ha avuto un'impennata nel 1992 con il rinnovo del comitato che, grazie ad un contributo finanziario del canton Ticino, decise l'acquisto dalla OSS di Samstagern (canton Zurigo) di una composizione storica a vapore composta dalla Tigerli ex FFS/Ferrovie federali svizzere 8501 e da tre carrozze a due assi della Gotthardbahn, ai quali si è poi aggiunto un carro K2 dell'ex JS/Jura-Simplon. Questo convoglio e la diramazione dalla stazione di Mendrisio di un binario industriale non elettrificato, hanno aperto un nuovo e dinamico capitolo nella storia del Club del San Gottardo.

Storia della linea

A questo punto è però necessario fare un passo indietro nella storia, più precisamente al 28 giugno del 1926, quando, con grande pompa, venne inaugurata la linea internazionale Mendrisio-Stabio (CH)-Valmorea-Castellanza (I). Le speranze riposte in questo collegamento - i cui impianti, in territorio svizzero, appartenevano alla società privata Ferrovia Mendrisio-Stabio (FMS), mentre la tratta italiana come pure il materiale rotabile era di proprietà delle Ferrovie Nord Milano (FNM) - si scontrarono ben presto con l'ostilità del governo fascista italiano, che il 22 maggio del 1928 decretò per il 31 dello stesso mese la sospensione dell'esercizio sulla tratta Mendrisio-Valmorea.

Al confine di Stabio-Santa Margherita le autorità di allora eressero un imponente cancello metallico che rimarrà chiuso fino al 1993. Abbandonata a se stessa, la linea subì un progressivo deterioramento, specie in territorio italiano: il bosco invase la massicciata e le piene del torrente Lanza distrussero in più punti il piano stradale. La tratta svizzera godette una sorte migliore: acquistata dapprima dalla Raccordo SA, poi ceduta alle FFS, venne adibita a raccordo industriale per le numerose manifatture e i depositi di carburante sorti a partire dagli anni Sessanta fra Men
drisio e Stabio.
La rinascita
Nel frattempo l'attenzione del dinamico Club aveva già superato le barriere doganali e forte era il desiderio di poter, anche solo simbolicamente, superare di nuovo il confine: grazie alla collaborazione del Gruppo ferromodellistico Valle Olona di Gallarate (I) e con l'accordo delle autorità italo-svizzere, alle ore 12.00 di domenica 12 settembre 1993 davanti alla E 3/3 ex FFS 8501 e ad uno sputnik (carro d'accompagnamento) adibito a tribuna oratoria venne riaperto dai sindaci di Stabio (CH) e Bizzarone (I) l'arrugginito cancello doganale e per la prima volta dal 31 maggio 1928 un convoglio proveniente dalla Svizzera ha potuto nuovamente penetrare per una decina di metri in territorio italiano. Sull'onda dell'enorme successo e della risonanza data dai media alla manifestazione, si fece strada un'idea di proseguire fino al paese di Valmorea (I). Nel gennaio del 1995, acquistate d'occasione dalle FFS oltre cento campate di binari da 18 metri, entusiasti volontari (dipendenti delle FFS e privati cittadini, coadiuvati, in un secondo tempo, da membri del Circolo ricreativo aziendale delle FNM) iniziarono impegnativi lavori di ripristino della massicciata, seguiti dal risanamento di un ponte in ferro sul torrente Lanza e dalla posa e rincalzatura di quasi due chilometri di binari, dal confine di Stabio-Santa Margherita all'antico casello 14 nel comune di Rodero. La linea turistica fu ufficialmente inaugurata il 27/28 maggio del 1995 e da allora frequenti e affollatissime sono state le corse effettuate dalla sbuffante Tigerli del 1910.
Nel frattempo la linea è stata ricostruita e riattivata, prima fino al sedime della stazione di Cantello, poi fino alla stazione di Malnate-Olona.L'obiettivo a breve-medio termine è il ripristino della linea ferroviaria fino a Lozza e Castiglione Olona.  

Il tracciato
Allo stato Attuale la linea è totalmente ripristinata e in esercizio da Mendrisio fino a Malnate Olona, in un prossimo futuro si spera di riuscire a ripristinare il tratto successivo da Malnate Olona sino a Castiglione Olona passando per i mulini di Gurone.

Da Castiglione Olona in giù verso Castellanza, la linea si presenta in stato di abbandono totale, addirittura sono stati asportati i binari... salvo alcuni tratti, che per merito dei volontari vengono puliti di tanto in tanto.
 

 

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