Testi a cura: Associazione Amici della Ferrovia Valmorea
Si
inizia a parlare di una ferrovia lungo la Valle dell’Olona alla
fine dell’800, quando i primi stabilimenti per la fabbricazione
della carta e numerosi opifici in cerca d’acque pulite e
abbondanti, si insediano lungo il corso superiore dell’Olona.
Nel
febbraio del 1900, viene presentato il progetto per una linea a
binario unico che si stacca dalla Novara Saronno Seregno
all’altezza di Castellanza per raggiunge la località di
Cairate - Lonate Ceppino. Il 16 gennaio 1902, il Decreto Reale
n°21, firmato dal Re Vittorio Emanuele III, approva la
costruzione della linea ferroviaria. La Castellanza Cairate –
Lonate Ceppino viene inaugurata il 18 luglio 1904.
Nelle
intenzioni dei progettisti si tratta del primo tronco di una
ferrovia che collegherà il Varesotto a Mendrisio risalendo il
corso dell’Olona e quello del Lanza.
La
ferrovia viene prolungata di 20 chilometri e dodici anni dopo le
rotaie raggiungono il Confine italo – svizzero all’altezza
della piana di Santa Margherita, nel comune di Stabio. Il Governo
Federale Elvetico, che il 28 giugno del 1906, si era pronunciato
favorevolmente sul progetto di un collegamento trasfrontaliero,
nell’ aprile del 1916 firmata la Concessione per l’esercizio
della linea in territorio elvetico.
I
lavori per la tratta Mendrisio – Confine si concludono nel 1926
e il 28 giugno di quell’anno viene inaugurata la linea che
collega Castellanza a Mendrisio. La ferrovia transfrontaliera ha
una vita brevissima: la scarsità dei viaggiatori e
l’impossibilità di sviluppare adeguatamente il servizio merci
( per la scelta delle autorità italiane di non sottoscrivere un
trattato tra i due Paesi che regoli i traffici commerciali lungo
la linea) fa si che dal 2 maggio cessino di viaggiare i treni tra
l’Italia e il Canton Ticino.
Dal
1° giugno 1928 la stazione di Valmorea diventa il nuovo
capolinea.
Perso
il carattere di un collegamento Internazionale, la ferrovia della
Valmorea diviene antieconomica per le Ferrovie Nord Milano che le
gestiscono. L’azienda è costretta ad accollarsi gli oneri di
un servizio viaggiatori praticamente inesistente.
Il
servizio viaggiatori viene soppresso nel 1952. Rimane il movimento
merci, che permette la circolazione di numerosi convogli diretti
alle cartiere ed alle industrie chimiche di Cairate e Castiglione
Olona.
Alla
metà degli anni settanta la prima crisi energetica e quella del
settore della lavorazione della cellulosa portano alla
smobilitazione dei grandi complessi cartari di Cairate, Lonate
Ceppino e Vedano. Di conseguenza le F.N.M. dichiarano la
cessazione del servizio merci. L’ultima tradotta verso
Castellanza viene effettuata il 16 luglio 1977.
Passano
anni in cui tutto sembra dimenticato da tutti l’infelicità e
la tristezza regnano sulla ferrovia abbandonata. La linea viene
ingoiata dalla natura: la vegetazione ricopre i binari e gli alvei
dei fiumi e torrenti cambiano il loro tracciato naturale, facendo
smottare i terrapieni e lasciando in alcuni punti i binari sospesi
nel vuoto.
Nonostante
ciò si susseguono gli incontri ed i progetti per recuperare ed
elettrificare la vecchia linea in territorio italiano.
Nella
parte svizzera la linea, declassata al solo servizio merci e
trasformata in raccordo industriale, non viene mai abbandonata.
Alla fine del Novecento inizia ad essere recuperata al traffico
viaggiatori, come servizio turistico. Durante il 1989 l’Ente
Turistico del Mendrisiotto e Basso Ceresio fanno viaggiare le
prime vaporiere nel breve tratto ferroviario tra Mendrisio e il
Confine.
Nel
1993 il Club del San Gottardo, un’associazione di appassionati
di ferrovie storiche nata nel Ticino alla fine degli anni
Settanta, si accorda con le Ferrovie Federali Svizzere per gestire
il servizio dei treni turistici da Mendrisio a Stabio. Nasce
l’idea di aprire il vecchio cancello doganale e proseguire con
il treno, anche solo per pochi metri, nel territorio italiano.
Il
12 settembre 1993, durante la manifestazione "TRENO SENZA
FRONTIERA" il vecchio cancello si apre, permettendo lo
sconfinamento di due convogli.
Vengono
percorsi solo pochi metri in territorio italiano, ma da quel
giorno inizia il recupero della vecchia linea. Anno dopo anno il
lavoro dei volontari svizzeri ed italiani, il supporto degli Enti
territoriali, i finanziamenti di Regione Lombardia, Province di
Como, Varese, e F.N.M. permettono di riconquistare chilometri di
linea.
L’ultima
tappa è stata l’inaugurazione della stazione di Malnate Olona,
il 12 maggio 2007. Attualmente la ferrovia della Valmorea è
percorribile da Mendrisio a Malnate Olona. Sono 7,5 chilometri di
rotaia. Tutti quelli in territorio italiano sono stati
completamente ristrutturati.
Dopo l’inaugurazione di
Malnate Olona, l’associazione Amici della Ferrovia Valmorea sta
lavorando per riportare il treno a Castiglione Olona, nel Contado
del Seprio, fino a Castellanza. |
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