I giornalisti e i comunicatori dell'Associazione l'Altratavola hanno fatto tappa a Ponte dei Romani, località del Comune di Crocetta del Montello, ove vi era una fermata della tramvia Montebelluna-
Valdobbiadene.
"Crocetta
del Montello è un comune di 5.714 abitanti
della provincia di Treviso. La denominazione del comune
fino al 1928 era Crocetta Trevigiana. Il predicato
servì per distinguerlo dall'omonimo comune
della provincia di Rovigo. Nel 1928 cambiò
l'appellativo in del Montello in riferimento agli
eventi della Grande Guerra. Il comune è stato
costituito nell'anno 1902 a seguito dell'accorpamento
delle frazioni Ciano e Nogarè, staccate dal
comune di Cornuda (Censimento 1901: pop. res. 4160).
Da sempre molto legata all’agricoltura e all’allevamento,
facilitati dalla fertilità dei campi, l’economia
di Crocetta del Montello ha visto aggiungersi una
nuova voce alle entrate negli ultimi decenni: il turismo,
che sta pian piano popolando la zona soprattutto durante
i mesi estivi.
ETIMOLOGIA
Il toponimo Crocetta indicherebbe un incrocio fra
strade attorno al quale si sarebbe sviluppata la località.
La nascita di Crocetta è recente e in origine
rappresentava un modesta località di campagna
dipendente da Nogarè. Quando Ciano e Nogarè
andarono a formare un comune autonomo (1902), si scelse
di porre la sede comunale proprio alla Crocetta, a
metà strada fra le due frazioni; attorno al
municipio finì per svilupparsi l'odierna cittadina.
È poco noto ma a Crocetta del Montello ebbe
sede la Corte dei Conti della Repubblica Sociale Italiana,
presidiata dalla Xª Flottiglia MAS.
Crocetta
si sviluppato nei primi del 900 attorno a un canapificio
costruito nel 1882 lungo il canale Brentella. Interessanti
reperti archeologici rilevati in questa zona sono
custoditi nel locale museo. Nel 1333, durante lo scavo
per la costruzione del canale Brentella, sono stati
rinvenuti i resti di un antico ponte romano. Nel 1320
gli eserciti degli Ezzelino e Cangrande della Scale
si accamparono nella zona, prima di assaltare la vicina
Montebelluna. Gli abitanti in antichità hanno
sempre tratto il loro sostentamento dal vicino Montello
con la vendita del legname e la raccolta dei funghi.
Durante il dominio della Serenissima, per evitare
il disboscamento eccessivo fu emanato un bando che
regolamentava l'abbattimento delle piante; le piante
qui tagliate servivano agli arsenali veneziani."
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