San
Marino: ritorno al futuro?
A
volte si scopre che soluzioni troppo frettolosamente catalogate come
superate sono le più progredite. Sembra essere questo il caso del
leggendario Elettrotreno” Bianco-Azzurro “, che per 12 anni, dal
1932 al 1944, ha
collegato la piccola Repubblica al Regno d’Italia, da San Marino a
Rimini, la cui immagine è ancor viva nel ricordo di tanti anziani.
Oggi,
grazie all’azione meritoria e tenace dell’Associazione “Treno
Bianco Azzurro” sono state ripristinate alcune carrozze, visibili
al di fuori della galleria Montale oppure sopra al viadotto di
Fontevecchia a Valdragone (primo restauro 1982 per la mostra al
Kursaal e secondo restauro e posizionamento a Fontevecchia nel 2000.)
Questo
ha fatto balenare l’idea (il sogno o la speranza) di un ripristino
completo dell’antico tracciato, che con un percorso di 32 km
collegava direttamente la stazione ferroviaria di Rimini con San
Marino.
Già
ora è possibile percorrere un discreto tratto (700 m.) all’interno
della Galleria Montale, ma sarebbe relativamente agevole ripristinare
almeno un tratto di 4 km tra Città - Ex Stazione e Borgo Maggiore
sul vecchio tracciato, come pure le altre vetture (erano fino a 10
quando il treno era in funzione, 4 elettromotrici e 6 rimorchiate, ma
ad oggi sono esistenti solo 2 elettromotrici AB 03 e, AB01). Ma
neppure la riattivazione completa del servizio sarebbe molto
difficile, visto che non ci sono forti danni alla sede ferroviaria,
anche se purtroppo parte del tracciato è stata riutilizzata per
strade e percorsi ciclo pedonali. Tale realizzazione avrebbe una
grande importanza, non solo turistica ed ecologica, poiché
favorirebbe gli spostamenti dalla Riviera a San Marino, diminuendo
contemporaneamente inquinamento e problemi di parcheggio, ma anche
storica.
La
realizzazione dell’Elettrotreno Bianco-Azzurro, fu infatti un vanto
tecnico per l’epoca, sia per la qualità del materiale rotabile,
che per l’ardito tracciato di 32 Km con17 gallerie, 3 ponti, 3
viadotti, un cavalcavia, una sottovia realizzato in poco più di 3
anni!
Ma
la storia del treno è legata intimamente alla storia del territorio;
infatti durante la guerra il “Bianco-Azzurro" fu usato anche
come ospedale, inoltre grazie alle sue gallerie permise a tante
persone di salvarsi dalle persecuzioni naziste ed infine le sue
gallerie servirono come rifugio contro i bombardamenti.
Un
treno dal grande passato che potrebbe avere anche un grande futuro.
Gianluigi
Pagano
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