giovedì 1 febbraio 2024

Borghi d'Europa e le iniziative in collaborazione con il Parlamento Europeo - La Via dei Folletti, delle Fate, degli Gnomi e degli Elfi – Il Percorso di sostenibilità ambientale raccontato da Laura Panizutti – La 'lumiera' della Sinistra Piave

 




In occasione delle elezioni europee 2024 (così come era avvenuto nel 2019), la rete di informazione Borghi d'Europa rinnova la selezione dei Territori da inserire nei progetti del prossimo quinquennio.

In collaborazione con il Parlamento Europeo e la sua community insieme-per.eu Borghi d'Europa accompagna le azioni delle istituzioni europee affiancandole nel sollecitare la partecipazione dei cittadini dei Borghi alla consultazione europea.

insieme-per.eu è una comunità di persone che credono nella democrazia e che vogliono darle un significato reale con l'avvicinarsi delle prossime elezioni europee. Mette in contatto persone provenienti da tutta Europa perché possano incontrarsi, condividere conoscenze e acquisire nuove competenze, incoraggiando nel contempo altre persone a votare nel 2024.



 Borghi d'Europa, nel quadro del progetto L'Europa delle scienze e della cultura (Patrocinio IAI-Iniziativa adriatico Ionica,Forum intergovernativo sulla cooperazione regionale nella regione adriatico ionica), ha deciso di avviare nel 2024 un nuovo Percorso Internazionale sui temi del

folclore e delle tradizioni popolari.

“ Si tratta di un itinerario che vuol riavvicinare natura e cultura, in un originale viaggio all'insegna della sostenibilità ambientale – osserva Renzo Lupatin, giornalista e presidente di Borghi d'Europa.- Si chiama la Via dei Folletti, delle Fare, deggli gnomi e degli elfi. Accompagnerà questo viaggio Laura Panizutti, consulente finanziario e patrimoniale di Conegliano, zona dalla quale prende l'avvio il progetto nelle Terre del Piave. “

Garantire la sostenibilità ambientale significa tenere in equilibrio il nostro ecosistema naturale. Lottare contro l’inquinamento, prendere provvedimenti drastici in tema di emissioni nocive e produzione di rifiuti, attivare circoli economici virtuosi e improntati all’innovazione come driver per ottimizzare, riciclare o riusare le risorse. Un ecosistema di comportamenti per un unico, grande obiettivo.





" Una volta mangiavano poco

E quando andavano fuori dalla porta, vedevano la 'lumiera', una specie di luce chiara,forte, allora si mettevano a gridare 'La lumiera, la lumiera!", correvano in casa, chiudevano le porte e, per mandarla via,mettevano una scopa di traverso.La lumiera era una anima dannata del Purgatorio,scappata fuori,persa qua e là.Un giorno ho sentito qualcuno che camminava con gli zoccoli fuori di casa,mon ho aperto, e la lumiera mi ha tirato uno zoccolo contro il balcone...."



Annotano gli autori del libro Fregoe (materiali di lavoro per l'interpretazione della cultura popolare),che la ricca ttraduzione di streghe,lumiere e fatture se da una parte può essere il frutto

di allucinazioni dovute alla fame, dall'altra sottintende la necessità di giustificare la norma e contemporaneamente di scacciare il dubbio di averla trasgredita, scaricando i propri sensi di colpa su qualcosa di ben preciso, che abbia però carateristiche di diversità (la matta del paese,la vedova...).

E' da notare come la norma essendo femmina (è la femmina che tramanda la legge e la fa rispettare,la norma è la madre), fa in modo che questi elementi siano tutte femmine, dovendosi, appunto, rendere garanti della norma.



Comunicare per esistere

https://comunicareperesistere.blogspot.com/2024/02/borghi-deuropa-e-le-iniziative-in.html

Storie di Piave

https://piaveinforma.blogspot.com/2024/02/borghi-deuropa-e-le-iniziative-in.html


mercoledì 15 dicembre 2021

LOCALI STORICI MENEGHINI: L’OSTERIA DEL TRENO E LA TRATTORIA SAN FILIPPO NERI

 




Tra i vari luoghi del gusto milanese, un ruolo importante e assolutamente tangibile è rappresentato da alcune osterie e trattorie, impregnate di sapori autentici, tradizione e convivialità.

Oltre agli storici e rari Trani di origine pugliese, Milano conta diversi altri luoghi del gusto tipico cittadino e regionale come l’Osteria del Treno in Via San Gregorio e la Trattoria San Filippo Neri in Piazza Precotto.

L’Osteria del Treno è dal 1989 una realtà d’eccellenza della gastronomia milanese, grazie a una cucina locale (e stagionale) più snella e rivisitata in chiave moderna e a una ricerca meticolosa di ingredienti e materie prime provenienti da piccole aziende agricole. La carta dei vini?Bella ricca e diversificata!

Una nota a parte la merita la splendida Sala Liberty dell’Osteria del Treno: una grande sala ottocentesca, affascinante e caratteristica, che oggi viene valorizzata ospitando eventi speciali o ricorrenze, come l’ottimo appuntamento targato Gambero Rosso e mirato a promuovere i Primitivo di Manduria  del Consorzio di Tutela Dop omonimo.

Altro locale storico, ma completamente diverso dall’Osteria del Treno è la Trattoria San Fillippo Neri a Precotto, davanti alla fermata della metropolitana: ambiente più rustico e popolare, con il patio del cortile pergolato che una volta comprendeva pure il campo da bocce e richiama tanta convivialità.

Al San Filippo Neri si mangiano a prezzi onesti pietanze lombarde (come i pizzoccheri valtellinesi e la cotoletta alla milanese) e grandi classici della cucina italiana (come bucatini cacio e pepe e il goulasch piccante di manzo con polenta), che si possono anche ordinare e ritirare d’asporto, visto che la Trattoria vanta anche una Rosticceria/Gastronomia situata accanto.

Entrambi i locali sono stati visitati da Borghi d’Europa, che continuerà a raccontare realtà meno conosciute, ma ricche di tradizione e cultura del gusto.

Così va bene!


sabato 11 dicembre 2021

LA SOSTENIBILITA’ NEI RISTORANTI - Konsum srl nel progetto Eurosostenibilità

Spesso si pensa che la sostenibilità sia una faccenda che riguarda solo la mobilità e i sistemi di produzione energetica: in realtà è invece un cambiamento generale di mentalità e di rapporti con l’ambiente che deve riguardare tutti noi, rivoluzionando tutti i nostri schemi d’azione.

I ristoranti ne sono coinvolti in vario modo: innanzi tutto sarà necessario garantire la pulizia dei locali ed il benessere degli operatori con prodotti e mezzi sistemi ecosostenibili. Bisognerà quindi scegliere, per le pulizie e la disinfezione, prodotti di qualità, sicuri e rispettosi dell'ambiente, non solo nel loro uso immediato, ma anche in tutto il loro ciclo di vita, compreso lo smaltimento e/o il recupero.

Inoltre bisognerà preoccuparsi anche del benessere degli operatori, controllando il ricambio d’aria, la temperatura e la luce in cucina. Anche l’abbigliamento dei cuochi ha grande importanza; infatti deve essere comodo, fresco ed adeguatamente traspirante, oltre che, ovviamente elegante per sottolineare la professionalità dell’operatore (e soprattutto dello Chef!), come ha dimostrato una ricerca della ditta Konsum SRL (produttrice, tra l’altro, di tali articoli abbigliamenti), come ha dimostrato una ricerca della ditta Konsum SRL (produttrice, tra l’altro, di tali articoli di abbigliamento).

Una volta che sia garantita la pulizia e la salubrità del locale ed il benessere di chi opera in esso, bisognerà riservare grande attenzione anche e soprattutto ai prodotti alimentari serviti, che saranno scelti tenendo anche conto anche della sostenibilità della loro produzione e di cui bisognerà preoccuparsi anche della maniera di cuocerli, tale da rispettare più possibile, non solo l’ambiente, ma anche le loro caratteristiche nutrizionali degli alimenti.

Ma un aspetto di grande importanza nell’attività dei ristoratori è rivestito anche dalla politica di smaltimento dei rifiuti. Per quanto riguarda il cosiddetto “rifiuto secco” sarà importante scegliere una gestione dei rifiuti sicura e intelligente, predisponendo un sistema di cestini per la raccolta differenziata senza sprechi e riducendo i costi di gestione dei rifiuti. 

Ma naturalmente l’attenzione maggiore sarà dedicata ai rifiuti alimentari; una recente ricerca ha infatti dimostrato infatti che la maggior parte degli sprechi alimentari nella ristorazione avviene durante la fase di preparazione degli alimenti (45% del totale), o nei piatti dei clienti (34%), o per deterioramento dei cibi (21%). 

Bisognerà fare grande attenzione a questi rifiuti, perché quelli che finiscono in discarica causano gravi danni ambientali, creando gas metano, provocando cattivi odori, attraendo parassiti e insetti ed aumentando la domanda biochimica di ossigeno (BOD) del percolato. In particolare per i ristoranti che dispongono di spazi all’aperto, potrebbe essere possibile anche trasformare tali rifiuti in compost con le apposite compostiere.

Per gli altri bisognerà dividere i vari scarti; per quelli ancora perfettamente commestibili ed integri, di cui non sia possibile un corretto riciclo nel ristorante stesso, si potrebbe organizzare (come sta già avvenendo in molte città) una distribuzione tramite la rete del volontariato, come previsto dalla legge Gadda (106/2016). Infine gli alimenti che non vanno più bene per le persone possono essere in alternativa donati per nutrire gli animali o per creare materiali di compostaggio.

A tutto questo si dovrebbe unire l’uso, al di là di ogni stupido pudore, della cosiddetta "doggy bag", cioè l’uso di portare a casa i resti del pranzo per viziare con ottimo cibo anche il cane o il gatto domestico.

Gianluigi Pagano


giovedì 14 aprile 2016

I BORGHI EUROPEI DEL GUSTO ALLA PREVIEW DELLA 21° TRIENNALE INTERNATIONAL EXHIBITION

Milano, 7 Aprile 2016- Milano si conferma ancora una volta come vetrina imprescindibile del nostro Belpaese nel campo dell’arte: dal 2 aprile 2016 e sino al 12 settembre 2016, dopo vent’anni di assenza, si svolge la XXI Esposizione Internazionale della Triennale, denominata “21st Century Design After Design”.
Una parte dei comunicatori della testata web Borghi d’Europa, vista la grandezza e l’importanza della manifestazione artistica, ed essendo in prossimità della fiera Miart 2016 (con tutti gli eventi artistici ad essa collegata nel cuore di Milano), si sta pertanto dedicando alle visite artistiche, oltre a quelle solite “gustose”.
Giovedì 31 marzo u.s. sono state visitate 5 delle ben 19 sedi espositive della Triennale Internazionale, nella preview per la stampa.
Queste 5 tappe sono state il Pirelli Hangar Bicocca, il Mudec, il nuovissimo spazio Base di Via Bergognone, la Fabbrica del Vapore, e la Triennale Milano, che si sono rivelate meravigliose per l’idea di progettualità che trasmettono, riferita ai cambiamenti avvenuti dopo il Novecento nel campo del design e dell’arte.
Una progettualità che si distingue dalla modernità classica per la capacità di trattare temi antropologici come la morte, l’eros, il sacro, la storia e le tradizioni attraverso le relazioni stabilite dal design nel XXI secolo.
oooOOOooo
L'Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto è stata costituita nel 2009 per valorizzare e promuovere la conoscenza e lo sviluppo delle culture locali, collegando borghi e territori europei poco conosciuti, attraverso scambi culturali e istituzionali di carattere enogastronomico, storico, ambientale, artistico e professionale. L'Associazione riunisce enti locali e associazioni che operano nelle comunità locali, confrontando le rispettive esperienze, ispirandosi ai principi dell'interculturalismo del Consiglio d'Europa. Sono oltre 30 i borghi e i territori italiani che hanno aderito all'Associazione Internazionale, che è presente in 15 Stati europei. L'Associazione è organizzata per unità tematiche che sono chiamate “Azioni”, per ognuna della quali si crea un circuito di borghi e territori. Ogni Azione è aperta alla partecipazione di tutte le entità italiane ed europee (comuni, associazioni, consorzi e altre organizzazioni), che vogliano parteciparvi.

domenica 27 marzo 2016

Il vino terrano della Cantina Frankovic

La redazione della trasmissione multimediale l'Italia del Gusto,nel corso dello stage d'informazione a convivio al ristorante Rondò di Buje, ha degustato un ottimo bicchiere di vino Terrano della Cantina Frankovic.

"Il vino terrano fu per la prima volta menzionato alla fine del XIV secolo, quando veniva servito in bottiglie di ceramica agli ambasciatori imperiali. Fino a circa un centinaio d'anni fa era la varietà di vino più estesa in Istria. Si tratta di un vino dal carattere forte e fermo; è il vino dei contadini istriani con un gusto aspramente deciso, gradito anche ai nobili, mentre le famiglie locali lo offrivano all’ospite.  

Già sulla vite il terrano è distinto da un carattere ricco e robusto. Cresce in grandi grappoli, la polpa è consistente e i chicchi fitti con una buccia resistente. Il terrano è un’ottima idea per coloro che sono alla ricerca dell’autentico e dell’inesplorato,  per gli appassionati e desiderosi di nuove scoperte.  

Dicono che abbia il colore del sangue di lepre; se fate ruotare il vino nel bicchiere noterete dei toni violacei, mentre nell'aroma prevale l’odore del lampone.  

Un bicchiere di terrano si sposa ottimamente con piatti a base di carne e con la selvaggina, in particolare se sono speziati. Viene consigliato con il prosciutto e il formaggio, il tipico antipasto istriano, ancora più saporito se servito con pane casereccio.  
Il terrano è migliore se servito ad una temperatura di 18°C. Si tratta di un vino con alte potenzialità e di prossima ascesa. Gli amanti del vino in Europa e nel mondo devono ancora scoprire tutta la ricchezza e le varianti di questo gioiello istriano nascosto."

Terrano istriano -  grappolo

Il pecorino istriano al ristorante Rondò, a Buje

Lo stage a convivio al ristorante Rondè della famiglia Frankovic a Buje ha proposto anche il pecorino istriano con il miele.

"Il pecorino viene prodotto dai primi di febbraio a ottobre. Non si va oltre per non sfruttare troppo le amate pecore e le si lascia in pace nell’ovile, a prepararsi per il parto primaverile. In tutto,si tratta di 9 mesi di produzione. Il pecorino,inoltre, si fa col caglio e il sale. E se tutto va come dovrebbe, il risultato è unico: un formaggio che si scioglie in bocca sviluppando tutti i profumi del pascolo istriano, ricco di piante e erbe aromatiche, specialmente se a giugno si riesce a trovare il pecorino prodotto col latte munto in aprile, il più profumato. La produzione del pecorino è piuttosto un lavoraccio che si fa più per passione che per guadagno.Un “cugno” di pecorino istriano, formaggio dolce, si accosta per contrasto molto bene col vino Terrano con alto grado di acidità, ma vanno altrettanto bene la Malvasia istriana. Se poi al formaggio viene abbinato pane di campagna, non più fresco, che abbia maturato una punta di acido, i contrasti tra i singoli cibi e le bevande faranno reciprocamente risaltare le loro rispettive principali caratteristiche. Insomma, sentirete in bocca i profumi della campagna istriana, gli stessi di un secolo fa! Il formaggio è frutto di una lunga e laboriosa preparazione.
Dopo la mungitura, il latte viene trasportato nei luoghi di lavorazione, filtrato per togliere le eventuali impurità e lasciato riposare per sviluppare la flora microbatterica.
Successivamente il latte (tranne per la preparazione dei formaggi a latte crudo) viene messo in grandi caldaie e portato alla temperatura desiderata.
Quindi al latte, crudo o pastorizzato, intero o scremato (parzialmente o totalmente) viene aggiunto il caglio: questa sostanza naturale può essere di origine animale – cioè i succhi gastrici degli stomaci (abomasi) dei mammiferi lattanti (bovini, ovini, caprini) – oppure vegetale – cioè il succo o lattice di alcune piante (cardo, fico, carciofo). Il caglio provoca un’acidificazione, il coagulamento del latte che prende il nome di cagliata e, per fare in modo che sia uniforme, il latte viene sempre tenuto in movimento mescolandolo con una speciale pala detta rotella. Trascorso il tempo necessario si passa alla rottura della cagliata cioè della massa compatta che si è formata in superficie, prima con un grosso coltello e poi con due strumenti: lo spino o la lira.
La cagliata continua ad essere rotta fino ad ottenere dei granelli di grandezze diverse a seconda del tipo di formaggio che si vuole produrre.
La cagliata così ottenuta viene raccolta in teli per darle una porzionatura iniziale, fatta scolare dal siero in eccesso e messa negli stampi o fascere.
Questi stampi vengono posti su piani leggermente inclinati per favorire l’eliminazione del siero. Si passa poi alla salatura delle forme così ottenute, dopodichè il formaggio viene posto a maturare in luoghi idonei. Qui le forme vengono quotidianamente controllate e girate e, quando è giunto il momento, posto in commercio.
Prodotti caseari contengono in parte gli stessi principi nutritivi del latte. Un altro minerale abbondantemente contenuto nei formaggi è il fosforo importante per la formazione delle ossa e dei denti. Vi sono poi contenuti altri minerali e oligoelementi importanti tra cui magnesio e zinco.”(Classe III Ginnasio Generale Scuola Media Superiore Italiana Fiume )."

martedì 15 marzo 2016

A LIVE WINE 2016 MOLTE SODDISFAZIONI PER GLI ENONAUTI

Alla rassegna appena conclusasi ha partecipato parte della Redazione dei Borghi Europei del Gusto
Milano, 11 Marzo 2016- La seconda edizione di Live Wine tenutasi al Palazzo del Ghiaccio a Milano in via Piranesi è stata sorprendente: anche i palati più esigenti degli enonauti sono stati soddisfatti e la cultura del buon bere è emersa vittoriosa.
Live Wine si è svolto dal 5 al 7 marzo corr. e ha avuto qualcosa come 4800 visitatori nell’arco di tre giorni e 146 espositori ( 141 cantine, di cui 28 estere e 5 distributori) che hanno proposto circa 700 etichette.
La Redazione di Milano dei Borghi Europei del Gusto ha partecipato a Live Wine, degustando diversi vini, sia come bianchi fermi che come rossi, tutti molto naturali e svolgendo come sempre un lavoro certosino di scoperta e valorizzazione dei territori d’eccellenza delle cantine espositrici.
Un’altra cosa che ha contribuito alla ben riuscita di Live Wine è rappresentata dall’attrezzatissima location del Palazzo del Ghiaccio: l’allestimento delle aziende espositrici è stato davvero di gran livello.